Una delle argomentazioni preferite di chi critica il sistema delle sanzioni per eccesso di velocità è affermare che il vero scopo delle multe sia portare introiti nelle casse dei Comuni italiani.
Se anche voi siete tra coloro che sono fermamente convinti che le multe per eccesso di velocità siano solo un altro espediente per fare cassa, questo articolo è per voi.
Qual è la verità dietro l’utilizzo dei proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie?
Come vengono destinati gli introiti delle sanzioni pecuniarie?
Ancora una volta, facciamo riferimento alla norma per fare chiarezza. La destinazione dei proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie (in parole povere, delle multe) è regolata dall’Art.208 del Codice della Strada che specifica che i guadagni derivanti dalle multe siano destinati in parte allo Stato e in parte a Regioni, Province e Comuni.
In particolare i proventi destinati a Regioni, Province e Comuni rappresentano il 50% del totale degli introiti delle sanzioni pecuniarie e vengono utilizzati per finalità ben precise:
- In misura non inferiore a un quarto della quota, a interventi di manutenzione, ammodernamento e messa a norma della segnaletica delle strade di proprietà dell’ente.
- In misura non inferiore a un quarto della quota, al potenziamento delle attività di controllo e di accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale, anche attraverso l’acquisto di automezzi, mezzi e attrezzature dei Corpi e dei servizi di polizia provinciale e di polizia municipale.
- Ad altre finalità connesse al miglioramento della sicurezza stradale, relative alla manutenzione e ammodernamento delle strade di proprietà dell’ente, alla tutela degli utenti più vulnerabili (come bambini, anziani, disabili, pedoni e ciclisti) e allo svolgimento di corsi didattici finalizzati all’educazione stradale.
Inoltre, dal 2021 un decreto legislativo ha posto l’obbligo per tutti gli enti pubblici di rendere accessibile i rendiconti dei proventi delle multe: chiunque può consultarli sul sito del Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. Fai una prova: cerca il tuo Comune di residenza e verifica tu stesso come sono stati spesi i guadagni delle infrazioni. Resterai piacevolmente sorpreso e cambierai idea sul fatto che le multe servano solo a fare cassa!
Per chi non fosse ancora convinto, invece, ci sono altre buone notizie! Da quest’anno il Ministero dei Trasporti ha introdotto l’Osservatorio Nazionale sulle sanzioni da Codice della Strada al fine di tutelare i cittadini verificando la trasparenza sull’utilizzo dei proventi delle multe e sul funzionamento dei dispositivi di controllo della velocità.
Conclusione
Se ancora pensi che le multe siano una scusa per fare cassa, a questo punto disponi di tutte le informazioni necessarie per verificare tu stesso.
Prima di andare, però, ci teniamo a porre l’attenzione su un punto fondamentale. Il sistema delle sanzioni, come anche il posizionamento di box dissuasori e misuratori di velocità, ha lo scopo di incentivare comportamenti civili su strada da parte degli automobilisti.
Dunque, la pubblica amministrazione non ha alcun interesse nel vedere aumentare il numero di sanzioni. Anzi, tutti i sistemi di controllo della sicurezza stradale operano affinché comportamenti irresponsabili e pericolosi siano sempre meno frequenti e di conseguenza anche i ricavi delle multe siano sempre minori.
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